Est Europa Tour 14..18/05/2013

Preparazione

Sabato 11 maggio 2013 mi incontro con l'amico Renato per definire i dettagli del viaggio.

Il tour prevede partenza dal piacentino, il passaggio delle alpi, il più diretto possibile, con meta Lienz LOKL per fare rifornimento. Molti alternati on route previsti e molte alternative di rotta in funzione del meteo che troveremo.

Obbiettivi successivi saranno la Moravia, nella sua capitale Brno, poi la Boemia (Praga) per la notte.

Il giorno successivo Germania, ex DDR, a Dresda.

Qualche giro sulla regione, Sassonia, per poi iniziare il ritorno attraverso la Baviera orientale.

Poi, via Austria, attraversamento delle alpi per il ritorno.

Tempo previsto, senza grandi vincoli, 5/6 giorni.

Data di partenza da definirsi a seguito di analisi meteo.

Il periodo è a dir poco terribile.

Trovare una finestra meteo per il passaggio alpi è il nostro problema.

Individuo nel successivo martedì 14 la possibile finestra ma terrò monitorate le condimeteo, giorno per giorno, pronto ad anticipare o posticipare a seconda del bisogno.

Significativa low level (http://wwwold.meteoam.it/modules.php?name=bassiStrati), WAFS europea (http://weather.noaa.gov/pub/fax/PGDE14.PNG) e http://www.westwind.ch/ per capire l'andamento delle perturbazioni nell'area continentale, METAR e TAF di AD lungo il percorso "alpi", generiche apps di ipad, tra cui, preferite, ILMETEO HD e 3BMETEO HD con le loro carte e radar.

Cortemaggiore 14/05 ore 9 local time

Ultimo controllo meteo e radar.

Confermato!

7:12 zulu take off.

Pianura padana BKN 6000' e SKD 2500', poche formazioni di cumuli congesti, visibilità accettabile.

Costeggiando il CTR Verona 1, iniziamo a prendere quota in valle del Chiampo (VC) per passare sopra Schio, Asiago, val Sugana.

Ci lasciamo sulla sinistra Cortina d'Ampezzo, ben visibile con lo scenario del monte Cristallo.

Siamo già a quota 14.000' che terremo per tutta la rotta sulle alpi, fino a Lienz, in Austria.

Il meteo ci assiste con, sotto di noi, formazioni cumuliformi che coprono il 40%, ma con una visibilità e luminosità che ci consente un volo tranquillissimo, al di sopra di qualsiasi perturbazione causata dai venti che sono forti, ma costanti.

Passaggio Alpi

Il 914 turbo, di cui è dotato il nostro skyleader 200, è un gran motore. Ideale per passaggi sulle montagne.

Volo tranquillo a 4900 rpm, MAP 29,5 e quote fino a 14.000' senza problemi.

Potenza sempre disponibile, velocità sempre superiori ai 200 km/h.

Arrivo a LOKL alle 8:47 zulu dopo 1:35' di volo, coprendo una distanza di c.ca 350 km con una ground speed media di 220 km/h.

Niente male...

Pieno di benzina con personale estremamente gentile e disponibile e si riparte per destinazione Brno LKCM.

Sul tragito molti alternati, solamente sorvolati.

Li riporto come utile informazione per chi volesse percorrere lo stesso tragito.

Czech Republic

Moravia. Verso la capitale di regione Brno.

Attraversiamo alcune zone Romeo, rispettando le quote e, per raggiungere la nostra destinazione, LKCM - Medlánky, sorvoliamo il bellissimo circuito di Brno. Sia il circuito che l'aeroporto AG di Medlánky sono sotto la CTA (spazio echo) e la TMA (spazio delta) di Brno, che sovrastano a bassa quota (1000') e sul confine del CTR di LKTB, Turany, l'internazionale di Brno.

LKCM ha una pista in erba lunghissima. L' AD ha un simpatico bar ristorante dove abbiamo pranzato ad un prezzo irrisorio. Poco movimento. Un aereo scuola che si ripeteva nei T &G e un P92 che è decollato dalla taxi way, perpendicolare alla pista e lunga quasi quanto la pista.

Verso la Boemia

Riprendiamo il viaggio con destinazione Praga (LKLT - LETŇANY). Lungo il tragito un alternato, LKHB - HAVLÍČKŮV BROD. Sorvoliamo senza fare sosta. Ne riporto i dati solo per utilità.

L'aeroporto di Letnany è in posizione comodissima, nella periferia di Praga. Comodo in quanto collegato con metropolitana.

Per raggiungerlo bisogna rispettare una procedura di approccio che prevede, dopo il contatto con il settore cheky W del FIR di Praga, la clearance della tower di LKKB, Kbely, aeroporto con pista parallela a quella di Letnany, che coordina fino al finale di quest'ultima. Il transponder è obbligatorio e, se capita, come occorso a noi, di avere un malfunzionamento dello stesso, la torre di Kbely vi passa sulla frequenza tower del MCTR militare di Caslav (136.550).

Comunque, come è stato per tutti i controllori cechi, sono molto disponibili. Ci hanno guidato fino al circuito di Kbely dove abbiamo ripreso contatto con la tower che ci ha guidati al finale di LKLT mettendoci in contatto, solo all'ultimo con il loro AFIS.

A terra rileveremo un errore nell'impostazione del XPNR sullo Skywiew di Dynon. Problema rispolto per il resto del viaggio.

Sul sedime aeroportuale moltissimi velivoli russi, Mig e Antonov.

Il personale dell'aeroporto, molto gentile e disponibile, ci suggerisce un hotel (Duo hotel, 4 stelle), dandoci un voucher che ci ha consentito uno sconto ingente sul prezzo delle camere. L'hotel è a due fermate di Metro dall'aeroporto.

Visita serale di Praga centro (fermata Museum del metro), ottima cena e rientro in hotel. Il giorno successivo la meta sarà a breve distanza. Germania, Sassonia, ex DDR. La sua città di maggior rilievo: Dresda.

La Sassonia (Germania)

Regione della ex DDR, la Sassonia è la nostra prossima meta.

Dopo i consueti controlli meteo, già attenti ad interpretare anche i giorni successivii, (dobbiamo prevedere un rientro non facile. Il meteo, in Italia, è un continuo "bollettino di guerra". Il nuovo passaggio delle Alpi ci preoccupa non poco). Per il momento va tutto bene. Possiamo far conto sulla giornata odierna e, probabilmente, anche sul giorno successivo. Poi dovremo concentrarci per trovare un passaggio o rimandare (chissà di quanto?).

Pieno di Mogas, rilettura delle procedure di uscita da tutte le zone controllate che circondano Praga e via! Destinazione EDAR, Pirna Pratzschwitz. Un aeroporto ricavato sul vecchio sedime aeroportuale militare della ex DDR. Non abbiamo idea dei servizi di cui potremo godere. L'abbiamo scelto per la sua vicinanza a Dresda (una ventina di chilometri).

15/05 airborn 10 ,00 zulu da LKLT, per un volo previsto di un ora, comprese piccole varianti, sul tragito per goderci gli scorci più pittoreschi del corso del fiume Elba.

Atterreremo, puntuali alle 10:56 a EDAR.

Dresda

Taxi per il centro, visita della città, pranzo e cena.

Sono stato in più occasioni a Dresda ed è una città che negli ultimi anni ha riacquistato l'antico splendore grazie all'intenso lavoro di ricostruzione.

Il famoso bombardamento di febbraio 1945 rase al suolo la città. 650.000 bombe caddero sulla città che restò nelle macerie fino ai recenti anni novanta quando, emblematicamente, iniziò la ricostruzione della Frauenkirche.

Solo le immagini possono far capire il grande lavoro di ricostruzione che è stato fatto negli ultimi 15 anni.

Passata la splendida giornata rientriamo al campo dove ci hanno "rimediato" due posti letto negli spazi dove c'era la vecchia caserma della ex DDR.

Scomodità tantissima, ma si respira l'atmosfera dove noi pensiamo abbiano dormito i vecchi assi dell'aviazione della DDR. Non mancano targhe commemorative di piloti che noi non conosciamo. Vecchi emblemi cui è stata cancellata l'ancor visibile scritta DDR.

La mattina, dopo una lunga camminata nei boschi per raggiungere un centro commerciale per fare colazione, ritorniamo e ci prepariamo per la nuova tappa.

Nessun breafing meteo per mancanza di collegamento web. Comunque la giornata in corso non ci preoccupa. Pensiamo sempre e solo a valutare i giorni successivi per individuare la finestra meteo di passaggio delle Alpi.

Oggi solo voliamo su buona parte della Sassonia, con l'obiettivo di sorvolare anche il circuito di Chemnitz (Sachsenring).

16/05 ore 09:15 zulu decollo da EDAR.

Non senza difficoltà (non abbiamo le coordinate) troviamo il circuito di Sachsenring. Certamente non un circuito veloce...

Dopo un sorvolo della regione facciamo tappa a EDBI, Zwickau, per il pranzo, per il rifornimento e per cercare di avere un collegamento internet per il consueto breafing meteo.

Atterraggio 10:32 zulu.

Come sempre personale molto gentile e disponibile che provvede al rifornimento di mogas, ci illustra gli aerei presenti negli hangar e ci indirizza ad un centro commerciale poco distante dove mangeremo un accettabile gulash.

Finalmente accediamo ad internet, rilevando una situazione meteo poco promettente.

Una forte perturbazione è in arrivo da ovest e tutto l'arco alpino è invalicabile.

Decidiamo che quel pomeriggio stesso ci porteremo più a sud possibile, lasciandoci sulla destra (ovest) l'area di Monaco per raggiungere subito l'Austria o, come minimo, il sud estremo della Baviera. Deciderò in volo la destinazione definitiva.

ore 12:56 zulu decollo da EDBI

Tappa di trasferimento veloce.

Attraversiamo tutta la Baviera. Lungo il tragito molti alternati che riporto per utilità di chi passasse da quelle parti

Lungo il tragito decidiamo il campo in cui fare tappa dal momento che prevediamo di fermarci minimo per un giorno, comunque tutto il tempo necessario per attendere la finestra meteo che ci consentirà il passaggio delle Alpi austriache e italiane. EDPK, Shönberg , sarà il nostro punto di arrivo che raggiungeremo in 1h 56' di volo. Landing time 14:52 zulu. La pista è gestita da Werner Frister, (+49 172 8966883 - utcflugschule@aol.com ), un istruttore di volo, appassionatissimo e grande frequentatore dei cieli italiani.

Gentilissimo, ci ha indirizzati in una vicina guesthouse (+49 015110667973) Deisenham 1, 83308 Trostberg, dove passeremo due notti.

Come previsto, il meteo del giorno successivo non è positivo. Piogge e bassa visibilità.

Approfittiamo per fare visita al vicino lago di Chiemsee, nota località turistica della Baviera.

La tanto gentile quanto bella cameriera della guest house ci presta la sua auto per tutto il giorno. Ci consentirà di visitare la bellissima zona, con il suo lago.

È il più grande lago bavarese, 80 km2 di superficie. All'interno ci sono isole. Le più importanti, Fraueninsel che contiene un convento di suore benedettine circondato da bellissimi giardini e Herreninsel, che raggiungiamo con uno dei tanti traghetti che parte da Gstadt. Nell'isola c'è la reggia barocca di Ludwig II, opera del 1800. Costruita sul modello del castello di Versailles di Luigi XVI che doveva superare nella sua sontuosità, secondo il volere dell'imperatore tedesco. Non venne mai completata ma l'aspetto scenico è certamente ragguardevole.

La giornata è anche dedicata a studiare la prossima tappa, la più impegnativa. Sappiamo che il meteo sarà in ogni caso sfavorevole ma, se non vogliamo restare in Germania per il prossimo anno, dobbiamo trovare una soluzione.

Le alternative non sono molte. Le Alpi si devono passare. Una serie di parchi costringe a passaggi obbligati, specie nell'area del ghiacciaio del Grosblokner.

La via classica, il brennero, impegna il CTR di Innsbruck. La procedura prevede un'altitudine massima di volo di 4.000 piedi. In caso di scarsa visibilità sarà impossibile impegnare il CTR.

Decido di tentare un taglio che passa esattamente sul vertice sud/est del CTR, senza impegnarlo, tenendo un'altitudine elevata, per avere da lì la visione dell'arco alpino Italiano e capacitarmi della copertura nuvolosa che è ampiamente prevista.

Tra questo punto e il passo del Brennero dovrò prendere la decisione su una rotta rettilinea, in quota, verso il lago d'Iseo, sorvolando l'Adamello, oppure la rotta lungo la val d'Adige per bucare all'altezza del lago di Garda.

Comunque il piano è provvisorio, pronto ad essere cambiato dopo ogni aggiornamento meteo che controlleremo fino alla mattina del giorno successivo, prima della partenza.

Consultatici con Werner, alla sera, veniamo scoraggiati in quanto asserisce che la rotta da me studiata prevede passaggi su quote oltre i 13.000 piedi.

Premesso che, con l'ottimo motore turbo, prendere quote anche superiori ci preoccupa poco, decido che, se gli ultimi controlli meteo saranno favorevoli, tenterò la rotta da me studiata sulla mappa.

16/05 sveglia presto.

Controllo meteo che ci conferma la situazione negativa ma anche la possibile finestra nelle ore del mattino. Fuori il tempo è ancora nebbioso. Man mano si alza la coltre di nebbia, intravvediamo il previsto cielo coperto da bassi strati e cumuli congesti.

Speriamo che le mie previsioni, di una momentanea apertura che ci consenta il tentativo, si avverino.

Passa a prenderci Werner che ci porta al campo di EDPK.

Ultimo controllo meteo, in particolare le immagini satellitari e radar (tutta l'Italia del nord coperta da piogge), e ci confermiamo il possibile tentativo di passaggio, con tutte le alternative da decidere in volo, in momenti precisi, compresa quella del ritorno sui nostri passi.

Ritardiamo, deliberatamente, il decollo di 20 minuti e alle 6:48 utc siamo allineati sulla pista, ready to take off. Voliamo con visibilità comunque VMC verso le Alpi.

Prendendo quota abbiamo sempre contatto col terreno, pur con moltissime formazioni cumuliformi sotto di noi.

Il volo procede secondo i piani. Viaggiamo costantemente su quote ragguardevoli. Raggiungiamo l'angolo sud/est del CTR di Innsbruck, proseguiamo per Brennero con, alla nostra destra, la bella vallata austriaca con i suoi laghi.

La vista sulle Alpi italiane è bellissima. Siamo sopra la coltre di nubi, ma con ottima visibilità orizzontale e, nonostante sotto di noi i cumuli coprano la maggior parte delle vallate, riusciamo a conservare contatto visivo col terreno.

Decidiamo per la rotta diretta. Sorvolando Merano, ci diridiamo verso l'Adamello di cui riconosciamo un po' tutte le cime ed i passi. Raggiungiamo il Tonale ma voliamo molto più alti, toccando fino ai 16.000'. Entriamo in val Camonica con prua verso il lago d'Iseo. Lo vediamo già da distanza e, come previsto, abbastanza libero dalle formazioni di cumuli.

Perdiamo velocemente quota, un diversivo verso est per sorvolare alcuni paesi verso Brescia, poi riprendiamo rotta per l'aviosuperficie di Cogliate dove atterriamo. Il terreno è fradicio d'acqua cumulata dai continui nubifragi dei giorni precedenti. Ci siamo fermati lì proprio per poter verificare, telefonicamente, la condizione della pista di destinazione, la stessa da cui eravamo decollati all'inizio del viaggio. Essendo di natura argillosa, con le piogge spesso diventa impraticabile. Il terreno è pesante, ci confermano, ma atterrabile a condizione di limitare, per il possibile, il rullaggio. Così faremo completando, con soddisfazione, il nostro primo tour di stagione.